Lo statista francese Luigi Bonaparte (1778-1846), fratello minore di Napoleone I, fu re d’Olanda dal 1806 al 1810.
Luigi Bonaparte nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 19 settembre 1920. 2, 1778, settimo figlio di Carlo Buonaparte e Letizia Ramolino. Ricevette un’educazione militare in Francia e nel 1796 si unì a suo fratello Napoleone in Italia, dove servì per 2 anni con l’esercito. Nel 1798 accompagnò Napoleone in Egitto come suo aiutante di campo. Tornato in Francia nel 1799, Luigi non partecipò al colpo di stato di Brumaire. Nel 1802 Napoleone e Giuseppina organizzarono un matrimonio tra Luigi e Hortense de Beauharnais, la figlia di Giuseppina dal suo primo matrimonio. Ma il matrimonio non si basava né sull’amore né sul rispetto reciproco e si dimostrò un’esperienza infelice per entrambi.
Luigi non mostrò attitudine per la vita militare e non prese parte alle numerose campagne francesi. Nel 1806 Napoleone lo pose sul trono d’Olanda, ma non fu mai soddisfatto delle azioni del fratello minore. L’imperatore intendeva l’Olanda come un regno satellite governato nel migliore interesse della Francia; Louis, tuttavia, ha scelto di difendere gli interessi nazionali dell’Olanda. Nel 1808 a Luigi fu offerto il trono di Spagna, che rifiutò; fu successivamente accettato da suo fratello Giuseppe. Il dispiacere di Napoleone montò nel 1809-1810 a causa dell’applicazione del blocco continentale da parte di Luigi, che stava rovinando il commercio olandese. Infine, nel 1810, dopo ripetuti tentativi di mettere in riga suo fratello, Napoleone inviò truppe francesi in Olanda e costrinse Luigi a fuggire in Austria.
Luigi aveva tentato senza successo di divorziare dalla moglie nel 1810; e quando fuggì dall’impero, rimase con i loro tre figli, il più giovane dei quali in seguito regnò come Napoleone III. Luigi non prese più parte agli affari dell’Impero francese. Dopo l’abdicazione del fratello nel 1814, si stabilì definitivamente a Roma. Durante le rivoluzioni del 1830 incoraggiò le fazioni nazionaliste e liberali in Italia ed espresse soddisfazione per il fatto che i suoi due figli combatterono per l’unità d’Italia. Nel 1831 suo figlio maggiore, Napoleone Luigi (il suo primogenito, Napoleone Carlo, era morto all’età di 5 anni), fu ucciso in battaglia durante la campagna di Romagna. Suo figlio minore, Carlo Luigi Napoleone, dopo aver assunto la guida della causa Bonaparte, fu imprigionato nel 1840 dopo due tentativi infruttuosi di rovesciare il re regnante Orléans. Luigi non visse per vedere suo figlio proclamato imperatore dei francesi nel 1852. Morì a Roma il 25 luglio 1846.