Puja
Culto indù, o puja, coinvolge immagini (murtis), preghiere (mantra) e diagrammi dell’universo (yantras).
Centrale per il culto indù è l’immagine, o icona, che può essere adorato sia a casa o nel tempio.
Un santuario a Ganesh
Individuale piuttosto che comunale
Il culto indù è principalmente un atto individuale piuttosto che comunitario, in quanto implica fare offerte personali alla divinità.
Gli adoratori ripetono i nomi dei loro dei e dee preferiti e ripetono i mantra. Acqua, frutta, fiori e incenso sono offerti a Dio.
Culto a casa
La maggior parte delle case indù ha un santuario dove vengono fatte offerte e vengono dette preghiere.
Un santuario può essere qualsiasi cosa: una stanza, un piccolo altare o semplicemente immagini o statue della divinità.
I membri della famiglia spesso adorano insieme. I rituali dovrebbero essere eseguiti in senso stretto tre volte al giorno. Alcuni indù, ma non tutti, adorano indossando il filo sacro (sopra la spalla sinistra e appeso all’anca destra). Questo è cotone per il bramino (sacerdote), canapa per il Kshatriya (sovrano) e lana per il vaishya (mercanti).
Al tempio per un festival
Culto del tempio
In un tempio indù, diverse parti dell’edificio hanno un significato spirituale o simbolico diverso.
- Il santuario centrale è il cuore del devoto
- La torre rappresenta il volo dello spirito al cielo
- Un sacerdote può leggere, o più di solito recitare, i Veda all’assemblea dei fedeli, ma qualsiasi “nati due volte” Indù in grado di eseguire la lettura di preghiere e mantra
riti Religiosi
Indù, i riti religiosi sono classificati in tre categorie:
- Nitya
- Nitya rituali sono eseguite tutti i giorni e consistono in offerte al santuario a casa o eseguire puja alla famiglia divinità.
- Naimittika
- I rituali Naimittika sono importanti ma si verificano solo in determinati momenti durante l’anno, come le celebrazioni delle feste, il ringraziamento e così via.
- Kamya
- I Kamya sono rituali “facoltativi” ma altamente desiderabili. Il pellegrinaggio è uno di questi.
Culto e pellegrinaggio
Il pellegrinaggio è un aspetto importante dell’induismo. È un’impresa vedere ed essere visti dalla divinità.
Donne indiane che adorano Shiva sul Gange
Luoghi di pellegrinaggio popolari sono fiumi, ma templi, montagne e altri siti sacri in India sono anche destinazioni per pellegrinaggi, come siti in cui gli dei possono essere apparsi o manifestarsi nel mondo.
Kumbh Mela
Una volta ogni 12 anni, fino a 10 milioni di persone partecipano al bagno rituale al Kumbh Mela festival di Allahabad dove le acque del Gange e del Jumna si combinano.
Gli indù di tutti i ceti sociali si riuniscono lì per il bagno rituale, credendo che i loro peccati saranno lavati via.
Il bagno è seguito dalla purificazione spirituale e da una cerimonia che assicura le benedizioni della divinità.
Fiume Gange
Il fiume Gange è il fiume più sacro per gli indù.
Varanasi
Questa città, conosciuta anche come Benares, si trova sulle rive del Gange ed è uno dei centri di pellegrinaggio più importanti.
Si dice che sia la casa del Signore Shiva, dove la leggenda vuole che la sua luce infuocata abbia attraversato la terra per raggiungere i cieli.
Un indù che muore a Varanasi e ha le sue ceneri sparse sul Gange si dice che abbia vissuto la migliore morte possibile.