Hai letto la “Politica sulla privacy” di Pinger ?… ( http://pinger.com/privacy-policy/ )
Dice davvero:
“I dati dell’app possono includere: Gli indirizzi IP, server di dominio, pagine di riferimento/uscita, informazioni sul sistema operativo, identificatori univoci del dispositivo, come l’UDID e/o indirizzo MAC Ethernet, data/ora, dati clickstream e informazioni sulle azioni intraprese dall’utente tramite l’interazione con Pinger prodotti e/o pubblicità che compare all’interno di Pinger prodotti, i messaggi inviati e ricevuti utilizzando Pinger servizi, le informazioni relative a tali messaggi (data, durata, destinatari, le dimensioni, gli allegati), tipo di dispositivo, informazioni sulla posizione, età, sesso, tipo di browser web, uno o più cookie che riconoscere il tuo browser e telecomunicazioni informazioni carrier.”
Inoltre dice:…
“(iii) Pinger può condividere le Informazioni dei Clienti per rispondere ai requisiti legali, quando richiesto dalla legge, o su richiesta delle autorità governative.”
Quindi (in teoria)… La polizia con un mandato valido potrebbe richiedere a Pinger di cercare e fornire qualsiasi informazione abbiano sui dati inviati (a o da un determinato destinatario). Se potessero risalire a 10 account casuali but ma quei 10 account casuali usano tutti lo stesso Dispositivo… allora quell’informazione potrebbe essere utile.
Non sono sicuro che sarebbe sufficiente per tracciare/identificare la persona che lo fa… ma sembra che sarebbe tecnicamente possibile. (supponendo che la polizia voglia investire così tanto tempo / energia in esso… che non possono)
Probabilmente stai molto meglio in uno scenario come questo.. per l ‘”amico” per cambiare il loro telefono# o ecc.