Interpretazione
Dopo un’infezione primaria, gli anticorpi IgG e IgM si sviluppano entro 3-7 giorni dall’insorgenza dell’eruzione cutanea. Entrambi gli anticorpi poi aumentano raggiungendo un plateau 2-3 settimane più successivamente. I livelli anticorpali possono essere segnalati come non reattivi (nessun anticorpo rilevabile), indeterminati (il livello di anticorpo rilevato è considerato reattivo borderline o equivoco) o reattivi (l’anticorpo è rilevabile nell’intervallo positivo del test).
Livelli non reattivi e indeterminati di anticorpi IgG e IgM possono essere osservati nella fase acuta dell’infezione che sale a livelli reattivi nelle settimane successive. In assenza di infezione acuta, i livelli indeterminati di IgG possono rappresentare livelli molto bassi di anticorpi molti anni dopo l’infezione iniziale o la vaccinazione, mentre i livelli indeterminati di IgM possono essere dovuti al calo dei livelli di IgM diversi mesi dopo l’infezione o forse a causa della non specificità del test.
Se il campione di sangue acuto mostra risultati di IgG e/o IgM poco reattivi, indeterminati o non reattivi, è necessario raccogliere un campione convalescente. L’infezione recente è confermata se si osserva un aumento significativo dei livelli di anticorpi tra sieri acuti e convalescenti.
Nota: La risposta anticorpale a seguito di riattivazione virale (Herpes zoster) può differire da quella a seguito di infezione acuta da varicella. VZV IgM non può essere rilevato dopo la riattivazione virale tuttavia nei casi in cui la riattivazione virale si verifica molti decenni dopo la varicella primaria, IgM può ancora una volta essere prodotto. Livelli elevati di VZV IgG sono spesso visti anche post riattivazione del virus.
Per maggiori informazioni riguardanti l’interpretazione della sierologia diagnostica IgM e IgG si rimanda al documento dal titolo: LAB-SD-044, Interpretazione Diagnostica delle IgM Virali Specifiche e della Sierologia IgG.