Le carestie sono sostenute, penurie estreme di cibo tra popolazioni discrete sufficienti a causare alti tassi di mortalità. I segni ed i sintomi della privazione prolungata dell’alimento comprendono la perdita di grasso e del tessuto sottocutaneo, la depressione, l’apatia e la debolezza, che progrediscono all’immobilità ed alla morte dell’individuo, spesso dalle infezioni respiratorie sovrapposte o da altre. Le conseguenze sociali delle carestie sono l’interruzione delle migrazioni di massa di persone in cerca di cibo, la rottura del comportamento sociale, l’abbandono dello sforzo cooperativo, la perdita dell’orgoglio personale e del senso dei legami familiari e infine una lotta per la sopravvivenza individuale. Le carestie sono state comuni da quando lo sviluppo dell’agricoltura ha reso possibili gli insediamenti umani. Scarsità di cibo a causa di fallimenti delle colture causate da disastri naturali, tra cui maltempo, piaghe da insetto, e malattie delle piante; distruzione delle colture a causa di guerra; e la fame forzata come strumento politico non sono affatto gli unici fattori causali. Molte delle peggiori carestie sono state causate da una cattiva distribuzione delle scorte alimentari esistenti, o a causa di disuguaglianze che si traducono in una mancanza di potere d’acquisto da parte dei poveri o a causa di interferenze politiche con la normale distribuzione o movimenti di soccorso di cibo. L’Europa e l’Asia, che in passato hanno sperimentato frequenti e gravi carestie, a volte con morti di centinaia di migliaia o milioni, hanno ora in gran parte eliminato le carestie attraverso il cambiamento sociale e tecnologico. Tuttavia, in Africa, fattori politici e sociali hanno distrutto la capacità di molte popolazioni di sopravvivere alle variazioni indotte dalla siccità nelle forniture alimentari e nei prezzi locali. Pertanto, le carestie sono dovute a diverse combinazioni di inadeguatezza delle scorte alimentari per qualsiasi motivo e all’incapacità delle popolazioni di acquistare cibo a causa della povertà, dei disordini civili o dell’interferenza politica. Nonostante il ruolo delle cause naturali, la conclusione è inevitabile che le carestie moderne, come la maggior parte di quelle della storia, sono causate dall’uomo.