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Nel 1954, sotto l’autorizzazione di Sidney Herbert, il Segretario alla Guerra, Florence Nightingale portò una squadra di 38 infermiere volontarie per prendersi cura dei soldati britannici che combattevano nella guerra di Crimea, che aveva lo scopo di limitare l’espansione russa in Europa. Nightingale e le sue infermiere arrivarono all’ospedale militare di Scutari e trovarono soldati feriti e morenti in condizioni igieniche orribili. Dieci volte più soldati morivano di malattie come tifo, tifo, colera e dissenteria che di ferite da battaglia.

Florence Nightingale all’ospedale di Scutari, di Robert Riggs. Per gentile concessione della collezione di stampe e fotografie, History of Medicine Division, National Library of Medicine, National Institutes of Health.

I soldati erano mal curati, le medicine e altri elementi essenziali scarseggiavano, l’igiene era trascurata e le infezioni dilagavano. Usignolo trovò che non c’era biancheria pulita; i vestiti dei soldati brulicavano di insetti, pidocchi e pulci; i pavimenti, le pareti e i soffitti erano sporchi; e i ratti si nascondevano sotto i letti.1 Non c’erano asciugamani, lavandini o sapone, e solo 14 bagni per circa 2000 soldati. Il numero dei morti era il più alto di tutti gli ospedali della regione. Uno dei primi acquisti di Nightingale fu di 200 asciugamani turchi; in seguito fornì un’enorme quantità di camicie pulite, un sacco di sapone e cose di prima necessità come piatti, coltelli e forchette, tazze e bicchieri. Nightingale credeva che i problemi principali fossero la dieta, la sporcizia e gli scarichi: portava cibo dall’Inghilterra, ripuliva le cucine e metteva le sue infermiere a ripulire i reparti ospedalieri. Una Commissione sanitaria, inviata dal governo britannico, arrivò per scovare le fogne e migliorare la ventilazione.

I successi di Nightingale durante gli anni disastrosi che l’esercito britannico ha vissuto in Crimea sono stati in gran parte il risultato della sua preoccupazione per i servizi igienico-sanitari e la sua relazione con la mortalità, così come la sua capacità di guidare, organizzare e fare le cose.2 Ha combattuto con quegli ufficiali militari che considerava incompetenti; a loro volta, la consideravano poco femminile e un fastidio. Ha lavorato all’infinito per prendersi cura dei soldati stessi, facendo il suo giro durante la notte dopo che gli ufficiali medici si erano ritirati. Ottenne così il nome di “la Signora con la Lampada”, e il Times di Londra la definì un “angelo ministrante.”5 La sua popolarità e la sua reputazione in Gran Bretagna crebbero enormemente e persino la Regina ne rimase impressionata.

Il lavoro di Nightingale ha portato il campo della salute pubblica all’attenzione nazionale. È stata una delle prime in Europa a cogliere i principi della nuova scienza della statistica e ad applicarli agli ospedali militari—e successivamente civili—.3,4 Nel 1907, fu la prima donna ad essere insignita dell’Ordine al Merito. L’immagine di Nightingale è stata spesso sentimentalizzata come l’epitome della femminilità, ma è particolarmente notevole per la sua intelligenza, determinazione e straordinaria capacità di lavoro.

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