Abstract
PIP: Sebbene raro, il fallimento della vasectomia può verificarsi e deve essere evitato. L’incidenza di fallimento è messa a 0-3%. Le cause del fallimento sono: 1) non separazione dei dotti deferenti, 2) non osservanza del periodo di eiaculato senza sperma dopo la legatura del vas di successo, 3) ricanalizzazione dei dotti deferenti dopo la legatura e 4) la duplicazione dei dotti deferenti non è stata riconosciuta. Il dotto deferente è occasionalmente confuso con strutture vicine soprattutto in un campo sanguinante. La verifica della resezione del dotto deferente deve essere eseguita istologicamente. Gli spermatozoi possono essere trovati fino a diversi mesi dopo la legatura vas di successo. Provengono da ghiandole vescicolari seminali e dotti deferenti. Iniezione intraoperatoria di 5 ml. la soluzione acquosa di nitrofurantoina allo 0,9% nel moncone centrale del dotto provoca l’inibizione della motilità degli spermatozoi e dell’azoospermia. Nessun coito senza protezione contraccettiva deve essere intrapreso fino a prova di azoospermia è stabilito. Il primo spermiogramma viene eseguito 6-8 settimane dopo la procedura. La ricanalizzazione spontanea può verificarsi a seconda del metodo di vasectomia. I fattori in questo processo possono essere la proliferazione dell’endotelio del dotto, la formazione di granulomi spermatici e la necrosi tissutale che portano al riattacco delle estremità mozzate. La ricanalizzazione può essere prevenuta mediante resezione di grandi dimensioni (3-5 cm), elettrocoagulazione dell’epitelio del moncone o raddoppio dei monconi ligati. Gli anticorpi degli spermatozoi si sviluppano nel 50% di tutti gli uomini vasectomizzati. Causano sterilità permanente anche nell’inversione di successo della vasectomia. La duplicazione del testicolo e del dotto deferente è rara e una causa improbabile di fallimento della vasectomia. Le coppie che cercano la vasectomia dovrebbero essere informate del possibile fallimento e soprattutto della possibilità di gravidanza senza azoospermia.