La zuppa alfabetica di polmonite: CAP, HAP, HCAP, NHAP e VAP

La classificazione della polmonite è sempre più complessa man mano che la popolazione di pazienti diventa più diversificata. Sempre più pazienti sono identificati con polmonite attribuita a batteri multiresistenti (MDR), che si verificano sia nell’ambiente ospedaliero che all’esterno dell’ospedale. Ciò è probabilmente correlato al pool in espansione di pazienti a rischio di colonizzazione con batteri MDR. Queste popolazioni di pazienti in espansione includono individui che risiedono in strutture sanitarie non ospedaliere (ad esempio, strutture di cura a lungo termine, ambienti di vita assistita, centri di riabilitazione), pazienti sottoposti a procedure ambulatoriali o terapie (emodialisi, cura delle ferite, terapia infusionale), pazienti che sono stati recentemente dimessi dall’ambiente ospedaliero e quelli con significativa immunosoppressione sottostante. I pazienti esposti a questi rischi non ospedalieri che sviluppano polmonite sono stati tradizionalmente classificati come polmonite acquisita in comunità (CAP). Tuttavia, la nuova designazione per la polmonite acquisita in questi ambienti è la polmonite associata all’assistenza sanitaria (HCAP). Inoltre, alcuni autori hanno classificato i pazienti nelle case di cura come sviluppare la polmonite acquisita in casa di cura (NHAP) perché potrebbero esserci associazioni epidemiologiche distinte con questa infezione. Sebbene l’HCAP sia attualmente trattato con gli stessi protocolli del CAP in molti ospedali, prove recenti indicano che l’HCAP differisce dal CAP per quanto riguarda gli agenti patogeni e la prognosi e, di fatto, assomiglia più da vicino alla polmonite acquisita in ospedale (HAP) e alla polmonite associata al ventilatore (VAP) che richiedono una terapia antimicrobica empirica più ampia rispetto al CAP.

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