Risultati a lungo termine a seguito di stimolazione cerebrale profonda per la malattia di Parkinson

OBIETTIVO: La stimolazione cerebrale profonda (DBS) è un trattamento efficace per diversi disturbi del movimento, tra cui la malattia di Parkinson (PD). Sebbene questo trattamento sia disponibile da decenni, gli studi sugli esiti a lungo termine dei pazienti sono stati limitati. Qui, gli autori hanno esaminato la sopravvivenza e gli esiti a lungo termine dei pazienti con PD trattati con DBS. METODO: Gli autori hanno condotto un’analisi retrospettiva utilizzando le cartelle cliniche dei loro pazienti per identificare i primi 400 pazienti consecutivi sottoposti a impianto di DBS presso il loro istituto dal 1999 al 2007. La cartella clinica è stata utilizzata per ottenere dati demografici di base e stato neurologico. Gli autori hanno eseguito analisi di sopravvivenza utilizzando la stima Kaplan-Meier e la regressione multivariata utilizzando la modellazione dei rischi proporzionali di Cox. Le indagini telefoniche sono state utilizzate per determinare i risultati a lungo termine. RISULTATI: I dati demografici per la coorte di pazienti con PD (n = 320) erano i seguenti: età media di 61 anni, 70% maschi, il 27% dei pazienti ha avuto almeno 1 comorbilità medica (malattia coronarica, insufficienza cardiaca congestizia, diabete mellito, fibrillazione atriale o trombosi venosa profonda). L’analisi di sopravvivenza di Kaplan-Meier su un sottoinsieme di pazienti con almeno 10 anni di follow-up (n = 200) ha rivelato una probabilità di sopravvivenza del 51% (età media alla morte 73 anni). Usando la regressione multivariata, gli autori hanno scoperto che l’età all’impianto (HR 1.02, p = 0.01) e il sesso maschile (HR 1.42, p = 0.02) erano predittivi di una ridotta sopravvivenza. Il numero di comorbidità mediche non è stato significativamente associato alla sopravvivenza (p > 0,5). Le indagini telefoniche sono state completate da 40 pazienti sopravvissuti (età media 55,1 ± 6,4 anni, 72,5% maschi, 95% nucleo subtalamico DBS, follow-up medio 13,0 ± 1,7 anni). Il tremore ha risposto meglio alla DBS (il 72,5% dei pazienti è migliorato), mentre altri sintomi motori sono rimasti stabili. La capacità di condurre attività di vita quotidiana (ADLs) è rimasta stabile (vestirsi, il 78% dei pazienti; fare commissioni, il 52,5% dei pazienti) o peggiorata (preparare i pasti, il 50% dei pazienti). La soddisfazione del paziente, tuttavia, è rimasta elevata (92.5% soddisfatto di DBS, 95% consiglierebbe DBS e 75% ha ritenuto che fornisse il controllo dei sintomi). CONCLUSIONI: La DBS per la PD è associata a un tasso di sopravvivenza a 10 anni del 51%. I dati dell’indagine suggeriscono che mentre il DBS non ferma la progressione di malattia in PD, fornisce il sollievo sintomatico durevole e permette che molte persone mantengano ADLs sopra follow-up a lungo termine maggior di 10 anni. Inoltre, la soddisfazione del paziente con DBS rimane elevata al follow-up a lungo termine.

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